L’economia italiana è entrata in una fase ‘pre-recessiva’. Il crollo dei prestiti alle imprese segnalato dal bollettino di settembre di Banca d’Italia, la revisione al ribasso delle stime di crescita da parte della Ue e le stesse stime di Istat sul Pil confermano l’arrivo di un autunno più difficile del previsto. L’economia italiana ha subito una battuta d’arresto, in un contesto di incertezza e rallentamento dell’economia internazionale in cui inflazione alta e politica monetaria restrittiva continuano a pesare e a condizionare negativamente famiglie ed imprese.
Così Confesercenti.
In particolare, la contrazione del Pil nel secondo trimestre è andata al di là delle attese, e si accompagna a un accumulo di scorte che rende improbabile un recupero nella seconda parte dell’anno. L’obiettivo programmatico del DEF di una crescita del PIL del +1% per l’anno in corso appare ormai del tutto fuori portata. A pesare, il rallentamento dei consumi: la spesa delle famiglie residenti sul territor..