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Pesano debolezza dei consumi e onda lunga inflazione
Il clima di fiducia delle imprese torna a migliorare, ma non per i negozi. Secondo le rilevazioni Istat, a marzo l’indice di fiducia delle attività del commercio tradizionale cala di quasi un punto (da 109,7 a 108,8), in netta controtendenza rispetto alla grande distribuzione, il cui indice balza in avanti di oltre 5 punti. A pesare sui negozi, una ripresa dei consumi più debole del previsto e l’onda lunga dell’inflazione, che continua a condizionare le scelte delle famiglie.
Così Confesercenti.

Un sentiment confermato dalle rilevazioni sui consumatori. La leggera flessione dell’indice rispetto al mese scorso continua a segnalare incertezza, anche perché nei primi mesi di quest’anno non ci si è avvicinati ai livelli del 2021, quando la “ripartenza” dopo lo stop imposto dal Covid aveva gonfiato le vele dell’ottimismo. Da marzo del 2022 la serie indica un sentiment delle famiglie non ottimista, statico, seppur tra alti e bassi. Una te..

Cala la fiducia dei consumatori ma torna a salire quella delle imprese. A marzo, rileva l‘Istat, l’indice di fiducia dei consumatori subisce una battuta d’arresto interrompendo la crescita degli ultimi quattro mesi: l’indicatore diminuisce riportandosi sul livello dello scorso gennaio. Per le imprese invece, dopo il calo dello scorso febbraio, l’indice torna ad aumentare rimanendo comunque al di
sotto della quota raggiunta a gennaio 2024.

A marzo 2024 l’indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce da 97,0 a 96,5 mentre l’indicatore del clima di fiducia delle imprese sale da 95,9 a 97,0.

L’evoluzione negativa dell’opinione dei consumatori sintetizza il deterioramento sia del clima personale (da 95,2 a 94,6) sia di quello corrente (l’indice cala da 97,0 a 96,0); il clima economico rimane sostanzialmente stabile (da 102,0 a 101,9) e quello futuro registra un incremento marginale (l’indice passa da 97,1 a 97,2).

Per quanto riguarda le imprese, l’indice di fiducia aumenta in tu..

Il Consiglio dei Ministri si è riunito martedì 26 marzo 2024, alle ore 17.55, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni.

Di seguito i provvedimenti approvati:

Misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali.

In particolare, le disposizioni sono volte alla tutela della finanza pubblica nel settore delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica. L’intervento si è reso necessario anche alla luce degli ultimi dati certificati dall’ISTAT, che hanno portato alla revisione del deficit relativo all’anno 2023 arrivando alla misura del 7,2 per cento, revisione al rialzo che segue quella già intervenuta per gli anni 2021 e 2022.

Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri prevede, tra l’altro:

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Tra i settori coinvolti quello turistico-alberghiero e quello agricolo
Si è aperta la terza finestra stabilita dal decreto flussi 2024 che punta a regolarizzare l’ingresso di lavoratori subordinati stagionali che sono cittadini di Paesi extra Unione Europea.

Dalle 9 di oggi, 25 marzo, con la terza finestra aperta, si potranno inviare telematicamente le istanze utili al rilascio di un permesso di soggiorno.

Il provvedimento stabilisce che entro quest’anno sono attesi 151mila ingressi di cui oltre la metà come impiegati stagionali: 89.050 persone quest’anno e 93.550 per il 2025. A seguire sono 61.250 gli ingressi attesi per lavoro subordinato non stagionale e 700 gli autonomi.

Tra i settori coinvolti quello turistico-alberghiero e quello agricolo.

Le domande in quota verranno trasferite, in ordine cronologico di presentazione, allo Sportello unico per l’immigrazione competente all’istruttoria, nell’arco di tre/quattro giorni. A seguire saranno trasmesse le istanze che risultano fuori..

Al via sulle reti RAI la campagna pubblicitaria che accompagna il tesseramento 2024 di Confesercenti, associazione di categoria che rappresenta e sostiene con il suo universo di servizi oltre 350mila imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria.

“Confesercenti dà futuro alle imprese di oggi e a quelle di domani“, il claim scelto per lo spot Confesercenti.

L'articolo Lo spot Confesercenti per la campagna tesseramento 2024 proviene da Confesercenti Nazionale.

Rinnovo per comparto che ha più di 3,5 milioni di lavoratori. Aumenti salariali di 240 euro al mese, a regime, per il IV livello e una tantum da 350 euro in due rate. Previste soluzioni per dare risposte all’esigenza di fluttuazione e stagionalità delle attività. Potenziati congedi parentali e interventi di protezione sociale per le donne vittime di violenza

Confesercenti ed i sindacati dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs hanno siglato un’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro Terziario, Distribuzione e Servizi, comparto che ha più di 3,5 milioni di lavoratori. L’ipotesi di accordo sarà efficace fino al 31 marzo 2027.

Dal punto di vista economico, si prevede un aumento salariale lordo a regime di 240 euro su base mensile per le figure inquadrate nel quarto livello del contratto nazionale, di cui i primi 70 euro verranno corrisposti già a partire da aprile.

Programmata anche la corresponsione di un importo forfettario aggiuntivo “una tan..

In un’epoca di continue trasformazioni economiche e sociali, la forza e la resilienza delle imprese locali diventano fondamentali per lo sviluppo sostenibile delle nostre comunità. È questo il tema al centro di “Confesercenti dà futuro alle imprese di oggi e di domani”, titolo e claim della campagna pubblicitaria che accompagna il tesseramento 2024 dell’associazione, che rappresenta e sostiene con il suo universo di servizi oltre 350mila imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria.

La campagna verrà promossa attraverso uno spot emozionale in rotazione sulle reti RAI a partire da domani 21 marzo, durante il break della partita amichevole di calcio Italia-Venezuela. Obiettivo è celebrare l’imprescindibile ruolo che le imprese svolgono nelle economie locali, producendo ricchezza, creando opportunità di lavoro e offrendo servizi essenziali per la qualità della vita dei cittadini sul territorio.

Queste imprese, che animano le piazze, le vie, i borghi..

Il Presidente Rebecchi: “Abbiamo partecipato agli odierni lavori del tavolo regionale della competitività al fine di richiamare le esigenze delle imprese dei servizi e della produzione lombarde”
Bruxelles, 20.03.2024 – Confesercenti Lombardia ha partecipato agli odierni lavori del tavolo regionale della competitività, convocati eccezionalmente presso la “capitale” dell’Unione Europea al fine di richiamare le esigenze delle imprese dei servizi e della produzione lombarde con una lettera che – oltre a essere “recapitata” alla prossima Commissione UE – offrirà senz’altro spunti di riflessione per le forze politiche che si presenteranno alle prossime elezioni europee di giugno.

«Le norme UE incidono su oltre l’80% delle leggi del nostro Paese e in misura ancor maggiore per quanto riguarda le attività delle imprese, tra cui senz’altro quelle del commercio e del turismo» ha dichiarato Gianni Rebecchi, Presidente di Confesercenti Regionale Lombardia, a margine dell’incontro convocato con le ..

“E’ crollo nascite nuove imprese, evitare desertificazione. Servono regole per tutelare pluralismo distribuzione”

Il rallentamento dell’inflazione e il taglio del cuneo fiscale sostengono la tenuta dei consumi: nel 2024, secondo le previsioni Confesercenti, la spesa media annuale delle famiglie dovrebbe attestarsi su 34.527 euro l’anno, con un aumento di +1.302 euro rispetto al 2023. Un salto però ancora ‘amplificato’ dalla crescita dei prezzi, che pure continua anche se più lentamente: in termini reali, infatti, la spesa media annuale delle famiglie prevista per il 2024 si riduce a 29.126 euro. Si tratta dunque di un risultato in lieve crescita (+288 euro in termini reali, circa il +1%) sul 2023, ma ancora distante dai numeri prepandemia: -1.604 euro (il -5,2%) di spesa annua in meno per famiglia rispetto al 2019.

E’ quanto emerge dal dossier Confesercenti e Cer “Commercio e consumi. Tra crescita nominale e decrescita reale” presentato oggi a Roma.
Ha aperto i lavori della conferenz..

Consumi, spesa delle famiglie, potere d’acquisto, inflazione, redditi, occupazione, tra 2019 e 2023. Sono questi i temi analizzati da ‘Commercio e consumi. Tra crescita nominale e decrescita reale’, dossier realizzato da Confesercenti e CER Centro Europa Ricerche.

Lo studio mette in luce i cambiamenti di questi ultimi cinque anni e le ripercussioni sull’economia italiana e sul mondo del commercio.

L’appuntamento per la presentazione del dossier è previsto per Martedì 19 marzo alle ore 11.00, Via Nazionale 60, Roma, o in diretta streaming.

I lavori saranno aperti dalla Presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise. Seguirà la presentazione del dossier CER-Confesercenti con il direttore della ricerca CER Stefano Fantacone.

Il dossier raccoglie dati inediti sull’evoluzione dei redditi e dei consumi delle famiglie dal 2019 al 2023, su base nazionale e regionale, e analizza gli effetti su imprese e PIL provocati dai cambiamenti della spesa delle famiglie avvenuti in questi an..