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Ripresa e prospettive delle imprese sulla manovra economica.

È questo il tema del dibattito “Punto Italia. Domande e risposte a confronto sulla manovra economica più importante del Dopoguerra”, cui prende parte la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise insieme a Carlo Bonomi (presidente Confindustria), Marco Granelli (presidente Confartigianato), Massimiliano Giansanti (presidente Confagricoltura), Ettore Prandini (presidente Coldiretti), Guido Crosetto (presidente AIAD), Lino Stoppani (vicepresidente vicario Confcommercio), Giorgio Spaziani Testa (presidente di Confedilizia).

Modera: Mario Sechi, (direttore AGI).

L’evento in diretta su https://www.atreju.tv/atreju/

L'articolo Manovra, la presidente De Luise ad Atreju proviene da Confesercenti Nazionale.

Forti le differenze territoriali: tra il 2020 ed il 2021 flessioni comprese tra i -9.200 euro a famiglia in Toscana e i -1.025 della Sicilia

La pandemia è stata uno tsunami per i consumi: nonostante il recupero registrato durante il 2021, dall’inizio dell’emergenza sanitaria la crisi innescata dal Covid ha cancellato quasi 4mila euro di spesa a famiglia. A stimarlo è Confesercenti.

Il dato è la somma della riduzione dei consumi rispetto al livello pre-crisi registrata in media da ogni famiglia nel 2020 (-2.653 euro) e nel 2021 (-1.298 euro), per un totale di -3.951 euro.

A livello territoriale, l’arretramento peggiore si registra in Toscana, con una perdita reale di 9.119 euro di spesa per nucleo familiare. A seguire, nella classifica delle regioni che hanno perso di più, il Molise (-5.903 euro a famiglia), il Piemonte (-5.724 euro) e la Basilicata (-5.491 euro). Ma perdite superiori ai 5mila euro per nucleo familiare si rilevano anche in Sardegna (-5.305 euro), Veneto (-5.117 eur..

L’ammontare torna a crescere sul 2020 (+364 milioni) ma resta 1,2 miliardi sotto il livello pre-pandemia. Oltre 21 miliardi di euro saranno dedicati agli acquisti (+2,7 miliardi sul 2020), ma 12 miliardi finiranno sotto il materasso. Diminuisce il peso dei debiti

La tredicesima torna a crescere. Dopo il crollo del 2020, quest’anno l’ammontare della mensilità aggiuntiva dovrebbe arrivare a 43,7 miliardi di euro, oltre 360 milioni in più dello scorso dicembre ma ancora 1,2 miliardi sotto il livello pre-pandemia. Un’iniezione aggiuntiva che dovrebbe generare una spinta di 21 miliardi per gli acquisti nel periodo delle feste, circa 2,7 miliardi in più rispetto al 2020.

A stimarlo è Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto da Swg per l’associazione.

A ricevere la tredicesima quest’anno saranno oltre 35 milioni di italiani tra pensionati e lavoratori dipendenti, per un importo medio di poco superiore ai 1.200 euro netti.

La maggior parte relativa dell’ammontare andrà in consum..

Serve proroga della modalità semplificata

L’accordo raggiunto sulle linee guida per lo smart working è un deciso passo in avanti verso la normalizzazione del lavoro agile anche nel settore privato. In particolare, riteniamo positivo il richiamo ai contratti collettivi ed all’Accordo individuale – che dovranno regolare lo smart working sulla base delle linee guida – e l’introduzione di incentivi pubblici per la promozione della contrattazione e per la formazione dei dipendenti. Incentivi che andrebbero estesi anche ai lavoratori autonomi che adotteranno lo smart working per i propri dipendenti.

Così Confesercenti.

Il lavoro agile è ben regolato solo se si assegna alla contrattazione collettiva una speciale funzione normativa. In questa prospettiva, riteniamo positiva la decisione di promozione del confronto tra le parti sociali per giungere a linee guida intersettoriali che rinviino alla contrattazione collettiva sottoscritta dalle organizzazioni più rappresentative il dettaglio di a..

Addio all’Irap per i piccoli
Atteso oggi in Commissione Bilancio del Senato l’emendamento, scaturito dall’accordo di maggioranza, sul fondo taglio tasse da 8 milioni di euro (4,2 miliardi per l’Irpef, 1,3 miliardi per addio all’Irap, 1,5 miliardi per il taglio dei contributi fino a 35 mila euro e 500 milioni per il caro bollette).

Per quanto riguarda l’Irpef, la riforma con le quattro aliquote, per le partite iva, potrebbe portare ad un risparmio tra i 60 euro circa all’anno per i redditi sui 15 mila euro annui. agli 810 per quelli da 50 mila euro annui.

In media, insomma, per gli oltre 3 milioni di autonomi che non hanno optato per la flat tax lo sconto vale circa 202 euro, il 16,7 in meno di quanto prospettato al lavoro dipendente.

A fare i conti è il Sole 24 Ore.

Il nuovo meccanismo delle detrazioni che, per gli autonomi poggia su uno sconto base di 1.265 euro, spiega il Sole, con un sistema che lo fa scendere al crescere del reddito porterà ad un allargamento della no tax area..

Da accordo individuale a diritto a disconnessione, ecco linee guida
Il confronto tra governo e parti sociali sul lavoro agile procede spedito e potrebbe portare già oggi, nella riunione che si terrà al ministero del Lavoro, alla firma di un protocollo condiviso con sindacati e imprese. Il ricorso al lavoro agile – secondo quanto riportato dalla bozza di protocollo – è più che raddoppiato rispetto al periodo pre-pandemico e, dopo una prima fase di adattamento, è diventato un tassello sempre più strutturale dell’organizzazione del lavoro. L’obiettivo ora è, dunque, quello di fissare un quadro di riferimento per la definizione dello svolgimento del lavoro agile, attraverso l’indicazione di linee di indirizzo, non vincolanti, per la contrattazione collettiva nazionale, aziendale o territoriale. Tutto nel rispetto della legge che disciplina la materia, la numero 81 del maggio 2017.

Primo punto dell’intesa è che l’adesione al lavoro agile “avviene su base volontaria ed è subordinata alla so..

“Accelerare su ‘taglia bollette’, servono più risorse”

La ripresa delle vendite prosegue, ma rallenta il ritmo: ad ottobre Istat segnala una crescita sull’anno del +3,7% in valore, contro il +5,3% registrato a settembre. Una frenata ancora di lieve entità, dovuta in parte anche all’effetto dell’aumento dei prezzi, in particolare dei beni energetici, registrato negli ultimi mesi.

Così l’Ufficio Economico Confesercenti.

Il dato diffuso oggi da Istat sul commercio al dettaglio ad ottobre fotografa ancora una situazione di ripresa, ma con alcune ombre. La crescita è infatti dovuta soprattutto al comparto non alimentare, che sta ancora recuperando sul crollo dello scorso anno. I beni alimentari invece subiscono una flessione in volume rispetto allo scorso ottobre di quasi un punto percentuale, un calo che risente probabilmente della corsa dell’inflazione. Nonostante questo, la variazione in volume dei primi 10 mesi è ancora positiva per l’alimentare, 1%, e rilevante per il non alimentare..

Le domande potranno essere presentate all’Agenzia delle Entrate in via telematica fino al 21 dicembre 2021

I titolari di discoteche, sale da ballo e di altre attività, come cinema, teatri, palestre e piscine rimaste chiuse per effetto delle restrizioni introdotte per contrastare l’epidemia, possono richiedere i contributi a fondo perduto previsti dal decreto “Sostegni bis”. È stato infatti approvato il modello e sono stati stabiliti i termini di presentazione delle istanze con un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che dà attuazione operativa al decreto del Mise, firmato dal Ministro Giancarlo Giorgetti e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco.

Le domande potranno essere presentate all’Agenzia delle Entrate in via telematica fino al 21 dicembre 2021.

Due le tipologie di contributo: uno, fino a 25mila euro, per discoteche, sale da ballo e simili che risultavano chiuse al 23 luglio 2021 e un secondo, con tetto a 12..

Nel biennio 2021-2022 si prevede una crescita del Pil italiano di +6,3% quest’anno e +4,7% il prossimo. E’ quanto rileva l’Istat nel suo Report sulle prospettive per l’economia italiana nel 2021-2022.

Gli investimenti sosterranno la ripresa con una intensità più accentuata quest’anno (+15,7%) rispetto al 2022 (+7,5%). Mentre i consumi delle famiglie residenti e delle Isp segneranno un deciso incremento (+5,1% e +4,8%).

L’Istituto di statistica afferma, inoltre, che l’attuale aumento dei prezzi è caratterizzato dagli effetti inflativi connessi sia alla ripresa della domanda sia alla fase di eccezionale crescita delle quotazioni del petrolio e dei prezzi delle materie prime agricole, più accentuata nella seconda parte dell’anno. Le pressioni inflative dovrebbero proseguire nei prossimi mesi, fino a un’attenuazione prevista nella seconda parte del 2022.

Infine, per quanto riguarda l’occupazione (misurata in termini di unità di lavoro annuali) seguirà il miglioramento dell’attività econ..