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“Che il 10 febbraio sia davvero la data che segna la ripresa. Abbiamo bisogno di poter programmare il nostro lavoro nei prossimi mesi. Più che per San Valentino, che tra l’altro cade di lunedì, ci interessa comprendere come poterci organizzarci per il carnevale. Nessun locale può riaprire oggi per domani e attendere i Dpcm. Il settore dell’intrattenimento, discoteche e dei locali notturni ha bisogno di programmazione. Se ci viene chiesto ancora uno sforzo che sia l’ultimo”.

È quanto afferma Filippo Grassi, membro di Giunta nazionale Fiepet Confesercenti con delega all’intrattenimento e gestore di lungo corso di diversi locali nella provincia di Siena.

“Non è solo questo a preoccuparci – continua Grassi. Non abbiamo ancora ricevuto alcun ristoro. Tenuto conto che il nostro settore è tra quelli che sono stati più chiusi durante la pandemia, se non riceveremo al più presto gli aiuti sarà inutile parlare di riaperture perché molti di noi chiuderanno per sempre. E questo, a cascata, creer..

Permangono preoccupazioni su immediato futuro e gestione della pandemia

Le vendite di prodotti alimentari durante le festività di fine ed inizio anno nuovo (Natale, Capodanno, Epifania) hanno registrato un andamento delle vendite in crescita del 5%, sullo stesso periodo del 2020 e superato quelle del 2019.

In un contesto segnato dalla perdurante pandemia, con il rischio elevato di contagio legato alla variante Omicron, i consumatori hanno confermato la scelta di trascorrere in ambito domestico le festività, regalandosi prodotti tipici e consumi locali, a riconferma della voglia di comunità che continua ad essere negata dalle misure di contenimento. Questo ha comportato consumi enogastronomici in crescita, insieme alla regalistica alimentare, in un contesto di performance positive per i prodotti tipici natalizi di qualità e della gastronomia a forte impronta territoriale e artigianale.

Le feste 2021, per quanto riguarda i consumi di ortofrutta, sebbene segnate da forti aumenti dovuti..

Le Associazioni del Turismo Organizzato, ASTOI Confindustria Viaggi, Aidit Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, Fiavet Confcommercio e Maavi Conflavoro, alla luce della drammatica situazione in cui versa ancora il comparto, dopo 24 mesi ininterrotti di restrizioni sui viaggi, giudicano il nuovo decreto Sostegni Ter varato dal Governo l’ennesimo duro colpo inferto al settore. Nonostante le ripetute rassicurazioni del Ministro Garavaglia, il dato di fatto è che questo Governo ha dimostrato ancora una volta la totale indifferenza verso il turismo organizzato, noncurante dei pesanti effetti economici generati dalle decisioni assunte.

Con riferimento a quanto previsto in materia di ammortizzatori sociali il decreto si rivela estremamente dannoso. La richiesta ribadita più volte dal comparto era quella di prorogare la cassa Covid, mentre il Governo ha scelto di mettere a disposizione delle imprese in crisi gli strumenti ordinari che sono stati oggetto di riforma, con la sol..

“I licenziamenti sono già partiti. Nei primi venti giorni del 2022 siamo venuti a conoscenza diretta di oltre 300 casi di dipendenti degli alberghi italiani che hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Un vero e proprio dramma sociale per un settore in profonda crisi a causa dell’emergenza Covid”.

Così Nicola Scolamacchia, vice presidente vicario di Assohotel Confesercenti.

“Le imprese del comparto alberghiero stanno cercando in tutti i modi di tenere personale prezioso per garantire servizi di qualità, aspettando provvedimenti da parte del Governo. Purtroppo, non è arrivata la proroga della Cassa Covid-19 e le misure proposte sul fronte degli ammortizzatori sociali sono assolutamente insufficienti per arginare la crisi che sta nuovamente travolgendo l’intero sistema ricettivo. Chi ha licenziato non ha avuto alternative, tra la ripartenza dei mutui, la pressione delle banche e le stanze vuote”.

“Il licenziamento è un ultimo atto da cui non si torna indietro. Le imprese sono cost..

Una significativa e forte intesa per difendere e tutelare i diritti dei pensionati italiani in un momento assai difficile della vita del Paese: è questo il messaggio che scaturisce dall’incontro che si è svolto tra i vertici nazionali di SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP e del CUPLA (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo – composto dalle seguenti Organizzazioni: ANAP Confartigianato, Associazione Pensionati CIA, 50&PIÙ–Confcommercio, CNA Pensionati, Federpensionati Coldiretti, FIPAC–Confesercenti, FNPA Casartigiani, Anpa Confagricoltura).

Mentre la pandemia pone in crisi le nostre strutture sanitarie e sociali, l’economia dà segnali di ripresa ancora troppo timidi, l’aumento del costo dell’energia gonfia le bollette degli italiani e l’inflazione ha ripreso a galoppare, facendosi sentire sui bilanci familiari, le associazioni e i sindacati dei pensionati del mondo del lavoro dipendente e autonomo, che insieme rappresentano la quasi totalità dell’universo pensionati, sentono la necessità..

Urge intervento del Governo per sostegni e tavolo di settore
La Giunta Nazionale della Faib ha lanciato l’allarme sulla crisi delle gestioni di fronte al “caro energia”, chiedendo un immediato intervento del Governo in grado di assicurare il contenimento dei costi che stanno gravando sulle attività di distribuzione dei carburanti, attraverso sgravi e /o ristori mirati.

La distribuzione carburanti, sottolinea la Giunta nazionale Faib, è una categoria merceologica tra le più energivore e sulla quale peseranno molto i rincari energetici, che si stima possano incidere sulle tasche dei benzinai per ulteriori 105 milioni l’anno: si passerebbe, sostanzialmente da una spesa di circa 185 milioni di euro a 290 milioni l’anno.

Nei fatti un’attività di distribuzione carburanti media con una potenza impegnata di 30 kW, con consumi di 61.500 kWh annui, è passata da una bolletta di gennaio 2021 (mercato di tutele graduali – Servizio Elettrico Nazionale) di € 1.068 ad una bolletta di dicembre 2021 (..

Se si prosegue su linea introduzione vengano rimossi gli ingressi contingentati
“L’introduzione delle librerie tra le attività in cui si entra con green pass base sarebbe per noi un ulteriore onere e potrebbe diventare un deterrente all’acquisto fisico e avvantaggiare ancora più le grandi piattaforme on line. Temiamo che sarà un ulteriore stop ad una ripresa a singhiozzo che ha costretto molti di noi alla chiusura”.

Cristina Giussani, presidente del Sindacato italiano librai Confesercenti lancia un appello al Governo in tutela delle librerie e cartolibrerie del paese, sempre più provate dall’assenza di clienti, molti scoraggiati dalla paura dei contagi, dall’assenza di turisti nelle città d’arte e dalla sempre più imperversante concorrenza dell’on line. “Molti nostri associati gestiscono la libreria da soli o con un’altra persona al massimo e dover aggiungere l’attività di controllo non semplifica il lavoro – sottolinea Giussani. La proposta del Mise che esentava le librerie da questo..

Mancano 67 miliardi di consumi turistici interni. Record negativo per le città d’arte e le grandi città

Il 2021 doveva essere l’anno della ripresa per il turismo italiano. I dati invece sono impietosi: -40,7% di presenze rispetto al 2019, -178 milioni di presenze e -67 miliardi di consumi turistici interni. Con le grandi città a guidare in negativo la classifica con una perdita di quasi 3 presenze su 4.

Così le stime di Assoturismo Confesercenti su dati Istat.

La categoria “grandi città”, che nell’anno precedente la pandemia aveva registrato circa un quinto delle presenze dell’intero territorio nazionale, registra nel 2021 un -73,4% e recupera solo marginalmente nel confronto con il 2020 (+2,8% le presenze). Molto male anche le città d’arte, che nel 2020 avevano registrato un crollo di quasi il -55% di presenze. Nonostante il recupero rispetto al 2020 del +29,8%, chiudono il 2021 con un netto calo rispetto al 2019, -40,9%.

A pesare in negativo, dopo una stagione estiva su buoni liv..

Liso: “Speriamo che il green pass non peggiori le cose”

“Siamo quasi in lockdown: un’attività su due lavora al minimo, per carenza di personale e per la riduzione netta della clientela. Lo stesso vale per i centri estetici. Questo, unito ai costi di mantenimento dei dipendenti e delle strutture, sta mettendo in ginocchio il nostro settore che, da inizio pandemia, ha perso oltre il 20% delle imprese”.

Il Presidente nazionale di Confesercenti Immagine e Benessere Sebastiano Liso torna a parlare di situazione molto critica per il suo comparto e a chiedere aiuti concreti allo Stato, perché senza dipendenti e con clientela dimezzata, per paura del contagio, non resta altro da fare che abbassare la saracinesca, agevolando chi lavora in nero.

“Tra i dipendenti in quarantena, i positivi e chi è in attesa di tampone, molti imprenditori lavorano al lumicino, sottolinea Liso. Senza contare il fatto che in molti, vista l’enorme mole di positivi e la variante Omicron, estremamente contagiosa, pr..

Dast-Confesercenti ringrazia ENAC per l’ottimo lavoro svolto portando a totale completamento il percorso di recepimento interno della regolamentazione europea in materia di UAS.

Ritiene, tuttavia, doveroso sottolineare che, le Entità Riconosciute ex Centri di Addestramento già in precedenza autorizzati ed in regola con il pagamento della tariffa una tantum dovrebbero essere esonerate dal relativo obbligo in relazione alle abilitazioni già acquisite, tenuto conto del fatto che il settore della formazione ha subito notevoli danni a causa della contrazione del mercato determinata non solo dal noto periodo di emergenza sanitaria, ma anche da note iniziative fraudolente e distorsive della concorrenza prontamente denunciate dalla scrivente Associazione.

Avviato con ENAC il confronto sul tema specifico, saranno tempestivamente pubblicati i doverosi aggiornamenti.