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    Prime regioni “bianche”: ecco cosa cambia

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    By Claudio Saba on 31/05/2021 In evidenza, Nazionale

    Sono tre le Regioni che da oggi sono in “zona bianca”, ossia Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia. Sono le uniche che sono rientrate nei uniche, finora, a rientrare nei parametri previsti, ossia un’incidenza settimanale inferiore ai 50 casi per centomila abitanti, rischio basso e tassi ospedalieri ai minimi per tre settimane consecutive.

    Il resto dell’Italia rimane in giallo: già dalla prossima settimana potrebbero cambiare colore altre quattro regioni: Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria.

    Cosa cambia con la zona bianca? Di fatto si anticipano le aperture progressive stabilite per la zona gialla a giugno e luglio.

    Coprifuoco: chi si trova in zona bianca non dovrà rientrare ad una data ora. Resta l’obbligo di rispettare le distanze e indossare la mascherina. In zona gialla, invece, fino al 7 giugno il coprifuoco resta alle 23; si passa a mezzanotte fino al 21 giugno.

    Ristorazione: non c’è più il limite di quattro persone al tavolo. Resta obbligatoria la distanza di un metro tra i tavoli; inoltre i clienti devono indossare la mascherina quando si alzano dal tavolo. Nessun orario di chiusura del locale viene imposto.

    Giochi: riaprono sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò.

    Parchi e centri: riaprono parchi tematici e di divertimento, centri culturali, sociali e ricreativi.

    Discoteche: riaprono i cancelli, ma all’interno sono autorizzati solo i servizi bar e ristorante. Niente balli in pista.

    Cerimonie: i partecipanti a matrimoni, battesimi, cresime e comunioni dovranno avere il green pass, il certificato di vaccinazione, di avvenuta guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all’evento.

    In cinema, teatri, piscine, palestre, fiere, convegni e congressi è raccomandato di rilevare la temperatura corporea ed in tali luoghi devono trovarsi prodotti per l’igienizzazione delle mani. I locali devono essere areati il più possibile. Sempre privilegiati gli spazi esterni.

    Piscine e centri benessere: nelle piscine termali e nei centri benessere sarà possibile utilizzare le docce, purché sia garantita una distanza di due metri, un adeguato ricambio dell’aria e una accurata pulizia dei locali.

    Spiagge: deve essere garantita una superficie di 10 metri quadri per ogni ombrellone. In spiaggia si possono praticare sport individuali surf, windsurf e kitesurf. Possibile giocare a racchettoni, ma restano vietate tutte attività che possono dar vita ad assembramenti.

    Montagna: potranno viaggiare al 100% della capienza solo le seggiovie, mentre cabinovie e funivie dovranno trasportare al 50%. Negli impianti sarà obbligatoria la mascherina.

    Luoghi di lavoro: i lavoratori dovranno utilizzare dispositivi di protezione delle via aeree, anti contagio; è obbligatoria la frequente pulizia e igienizzazione delle mani. Stabilito un numero massimo di presenze, in base allo spazio e al ricambio di aria. Particolare attenzione dovrà essere riservata all’ingresso e all’uscita e dovrà essere mantenuto l’elenco dei presenti, per 14 giorni.

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