Assoviaggi – Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi e Fto – Confcommercio chiedono con urgenza che le sorti del turismo organizzato vengano immediatamente prese in carico dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Economia
Dal 23 febbraio ad oggi gli operatori del settore del turismo organizzato non hanno percepito alcun indennizzo per la chiusura delle attività. Dopo aver perso un anno di lavoro le prospettive per il 2021 sono altrettanto negative; la situazione per le imprese non è più sostenibile.
La chiusura dei confini con tutti i Paesi extra-Ue, il tampone obbligatorio o la quarantena per le più importanti destinazioni turistiche europee, il blocco dei viaggi di istruzione hanno provocato in media riduzioni del fatturato delle imprese del 90% e stanno generando fallimenti e chiusure delle attività con conseguente perdita di posti di lavoro.
Le associazioni di categoria del Turismo Organizzato, Assoviaggi – Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi ed F..

Città deserte, duro colpo anche per librerie

“La chiusura alle 18 di bar e ristoranti creerà un effetto boomerang sul commercio, tranne quello alimentare. Tutte quelle persone che si concedevano, dopo il lavoro, una passeggiata, una cena o un aperitivo e che prima magari passavano in libreria, ora rimarranno a casa, facendo nuovamente precipitare le vendite di libri, già tremendamente compromesse”.

Così Cristina Giussani, presidente del Sindacato italiano librai. “Le librerie vivono costantemente la concorrenza dell’on line: la nostra forza è proprio nel confronto con il cliente, nella presenza fisica nel negozio. Ma se le persone si ritroveranno città deserte, con pubblici esercizi chiusi, interi quartieri vuoti, preferiranno restare a casa e magari ordinare un libro su internet, condannando molti di noi alla chiusura definitiva e i nostri centri storici alla desertificazione completa”.

“Un libro – continua Giussani – in momenti come questo, di preoccupazione e tensione, può aiutar..

“Il credit crunch è tutt’altro che terminato. Ad agosto lo stock di prestiti alle imprese – comprensivi delle sofferenze – si è fermato a quota 913 miliardi: ben 103 miliardi di euro di prestiti in meno rispetto al novembre 2011, con un crollo complessivo del 10,2%”.

A lanciare l’allarme è Massimo Vivoli, Vice Presidente Vicario di Confesercenti e Presidente di Italia Comfidi.

“Grazie all’intervento della Bce negli ultimi mesi – spiega Vivoli – abbiamo assistito a un lento miglioramento della dinamica dei prestiti alle imprese, che però sono rimasti sempre in territorio negativo: il dato di agosto mostra ancora una diminuzione dell’1,3% rispetto all’anno precedente. A soffrire di più, come sempre, sono le imprese più piccole: quelle con meno di cinque addetti, sempre nel mese di agosto, mostrano una flessione del 2,3%, quasi il doppio di quella registrata dalle imprese maggiori (-1,2%)”.

“E’ difficile parlare di ripresa in questo scenario – prosegue -. Anche nel 2014, terzo anno con..

L’Assessore Corsini ha ribadito l’impegno della Regione Emilia-Romagna per far sì che alle imprese dei settori penalizzati dai provvedimenti arrivino al più presto efficaci misure di sostegno

Nel corso di un incontro on-line con l’assessore regionale al Turismo e al Commercio Andrea Corsini, la Fiepet-Confesercenti E.R. (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici), alla luce delle nuove disposizioni previste dall’ultimo Dpcm, ha avanzato alcune proposte per evitare che la già drammatica situazione del settore dei pubblici esercizi finisca in una definitiva chiusura delle saracinesche, chiedendo alla Regione di farsi portavoce di queste istanze presso il Governo.

Queste, in sintesi, le proposte: garantire in primo luogo liquidità alle imprese attraverso il ristorno per mancato incasso rapportato a tutto il 2020 e a tutto il periodo di “emergenza sanitaria”, vigilando anche sull’utilizzo dei 4 miliardi annunciati dal Presidente Conte per le imprese, da destinare direttamente a..

Il Direttore Checcaglini: “A fianco delle imprese. Una protesta legittima in piazza della Repubblica: ecco le richieste”

Una delegazione di Confesecrenti Arezzo con rappresentanti di bar, ristoranti e gli operatori di altre categorie che subiscono le conseguenze negative del Dpcm, guidata dal direttore Mario Checcaglini, si sta recando a Firenze per aderire alla protesta in programma, per questo pomeriggio, in piazza della Repubblica, alle ore 18, proprio nel momento in cui gli esercizi pubblici, con l’applicazione dell’ultimo Dpcm, sono costretti a chiudere le saracinesche e quindi a non svolgere il proprio lavoro se non per l’asporto che è comunque secondario.

“Le categorie” spiega il direttore Mario Checcaglini “non si sentono assolutamente soggetti di veicolo della diffusione del virus che, piuttosto, viaggia sui mezzi di trasporto, con gli assembramenti davanti alle scuole e in genere con gli assembramenti soprattutto dei ragazzi verso i quali mancano i necessari controlli e le ..

Il Presidente Spigno: “Le misure introdotte dal Dpcm del 24 ottobre hanno un fortissimo impatto su tutto il comparto, istituire un Tavolo di crisi per analizzare la situazione e valutare proposte e soluzioni organiche”

In considerazione delle nuove ed ulteriori restrizioni all’attività dei pubblici esercizi disposte per contenere il contagio da Covid-19, Fiepet Confesercenti chiede alle istituzioni l’apertura di un tavolo di crisi per il settore della ristorazione in senso lato.

«Le misure introdotte dal Dpcm del 24 ottobre hanno un fortissimo impatto su tutto il comparto – si legge nella lettera inviata dal presidente provinciale di Confesercenti, Massimiliano Spigno, al prefetto Carmen Perrotta, al sindaco di Genova Marco Bucci e al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Richiediamo pertanto un incontro urgente al fine di istituire un tavolo di crisi del settore, nel quale analizzare la situazione e valutare proposte e soluzioni organiche, a tutela delle migliaia di impr..

Appello alle istituzioni: “Migliaia di imprese in pericolo, necessari interventi immediati. Ecco le nostre proposte: esenzioni fiscali, fondo perduto, prestito a lungo termine garantito dallo Stato, interventi sugli affitti”

Oggi pomeriggio alle 18 in Galleria Umberto I l’iniziativa dell’esposizione della locandina Fiepet-Confesercenti sulla chisura dei locali.

Un appello alle istituzioni affinché si faccia presto: lo ha lanciato questa mattina il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri durante l’incontro con il prefetto, la sindaca di Torino e il presidente della Regione. “Le nostre imprese – dice Banchieri – rischiano di non farcela, se non si interviene subito e in modo efficace: sono a rischio migliaia di aziende e di posti di lavoro. Abbiamo apprezzato il fatto che sia stato reso permanente il tavolo di crisi: la prossima riunione è già fissata per dopodomani, mercoledì. Ma è necessario l’impegno di tutti, a livello locale e nazionale. Abbiamo presentato un pacchetto di..

la Giunta di Confesercenti Emilia Romagna ha deciso una serie di iniziative che verranno realizzate nei prossimi giorni come incontri già richiesti e programmati con la Regione Emilia-Romagna, le Prefetture fino al Presidente del Consiglio Conte

Rabbia, delusione e scoramento, sono i sentimenti più diffusi fra le imprese emiliano romagnole dei settori più colpiti all’indomani dell’approvazione dell’ultimo DPCM in materia di provvedimenti anti COVID-19. È quanto emerge dalla riunione della Giunta regionale di Confesercenti Emilia-Romagna, a cui hanno partecipato i Presidenti di tutte le realtà provinciali della regione, convocatasi d’urgenza per questa mattina per esaminare i contenuti del decreto e definire le iniziative da intraprendere.

“Le cose più difficili da accettare – si legge in una nota rilasciata al termine dell’incontro – riguardano l’assoluta incoerenza del provvedimento, che non tiene conto degli investimenti fatti dalle imprese per mettere in sicurezza le attività e i ..

L’Associazione: “Proprietari di ristoranti, bar, albergatori vedono la distruzione di quanto costruito e l’assenza di futuro, così gli operatori della cultura ed i fieristi che da quasi un anno sono senza reddito”

Molti imprenditori associati del nostro territorio ci hanno cercato per manifestare grande preoccupazione a seguito della chiusura anticipata alle 18.00 di bar e ristoranti e la chiusura totale per palestre, piscine, cinema, teatri e fiere, ecc. E’, pertanto, un dovere esprimere la posizione della Confesercenti di Pistoia.

Chi sta perdendo tutto è comprensibile che si ribelli. E’ una reazione umana da non considerare un atto contro le Istituzioni. Le infiltrazioni nella protesta sono inaccettabili e controproducenti e vanno respinte con fermezza. Proprietari di ristoranti, bar, albergatori vedono la distruzione di quanto costruito e l’assenza di futuro. Così gli operatori della cultura ed i fieristi che da quasi un anno sono senza reddito. E’ morire. Ma si dice: il virus pu..