Un allarme ingiustificato quello del rischio inflazionistico a breve. Il dato odierno sui prezzi del mese di marzo conferma una situazione sostanzialmente ancora ferma dal lato della domanda: l’inflazione resta comunque sotto il punto percentuale e gli unici ‘movimenti’ al rialzo sono quelli dei beni energetici.

Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta i dati diffusi oggi dall’Istat sull’inflazione di marzo.

L’inflazione, pur accelerando per il terzo mese consecutivo, resta fondamentalmente stabile mentre i prezzi dei beni del carrello della spesa, a più alta frequenza di acquisto, azzerano la crescita: l’economia resta debole ed il rischio che l’inflazione rialzi la testa al momento resta lontano.

L’Inps avvisa gli utenti che è in corso un nuovo tentativo di truffa tramite email di phishing finalizzata a sottrarre fraudolentemente i dati degli assicurati.

“È importante – dice l’Istituto – ricordare che l’Inps non acquisisce in alcun caso, telefonicamente o via email ordinaria, le coordinate bancarie o altri dati che permettano di risalire a informazioni personali. Inoltre, tutte le informazioni sulle prestazioni sono
consultabili esclusivamente accedendo al sito istituzionale”.

“Si consiglia – conclude l’Inps – di:

non dare seguito a richieste che arrivino per email non certificata, telefono o
tramite il porta a porta;
diffidare di qualsiasi persona dichiari di essere un incaricato o funzionario INPS
e sostenga di dover effettuare accertamenti di varia natura;
prestare la massima attenzione alle comunicazioni che si ricevono, non cliccare
sui link di email di origine dubbia e verificare sempre l’indirizzo di
provenienza”.

Nel tardo pomeriggio di ieri erano pervenute oltre 230 mila domande di contributo a fondo perduto, previsto dal “Decreto
sostegni”.

Lo riferisce l’Agenzia delle Entrate, spiegando le domande sono arrivate al ritmo di “550 al minuto, senza rallentamenti dal via libera”.

“Grazie a Sogei e a tutti i cittadini che, inviando le istanze in modo ordinato e corretto, ci aiutano nel nostro lavoro”, conclude
l’Agenzia delle Entrate.

Sempre in difficoltà la panificazione

Pasqua nel segno dell’incertezza. La zona rossa in gran parte d’Italia porta alla rinuncia a trascorrere il week end nelle seconde case o alla gita fuori porta per Pasquetta. Così gli italiani si consoleranno per la seconda Pasqua consecutiva in quarantena confermando la scelta di premiare la grande tradizione gastronomica. A tavola porteranno i prodotti del territorio ele tipicità locali insieme ai grandi prodotti delle ricorrenze, uova e colombe, non rinunciando a produzioni domestiche di dolci e torte.

Secondo un sondaggio di Fiesa Confesercenti svolta tra i negozi specializzati alimentari (gastronomie, supermercati, macellerie, pescherie, frutterie e forni) si presentano sostenute le previsioni dei consumi di carni, pesce, ortofrutta di stagione e dei dolci tipici della tradizione pasquale territoriale.

La Pasqua obbligatoriamente domestica attesta, dunque, consumi in linea con quanto accaduto l’anno scorso. Sebbene le previsioni confermino ..

Le aziende che intendono usare già ad aprile le prime settimane di cassa integrazione prevista al decreto Sostegni dovranno presentare la domanda entro il 31 maggio. Va presentata infatti entro il mese successivo a quello dell’utilizzo previsto a partire dal primo aprile.

E’ quanto emerge dal messaggio pubblicato dall’Inps sul nuovo pacchetto di settimane di cassa integrazione Covid previsto dal decreto
Sostegni secondo il quale ci sono 13 settimane da usare entro il 30 giugno per le aziende che hanno anche ammortizzatori ordinari
e 28 settimane da usare entro dicembre per le aziende che non hanno questi ammortizzatori e che durante questa crisi hanno potuto chiedere per i loro dipendenti l’assegno di solidarietà o la cassa in deroga.

Il decreto Sostegni – ricorda l’Inps – “differenzia sia l’arco temporale in cui è possibile collocare i trattamenti sia il numero delle settimane richiedibili”. I datori di lavoro privati che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi ricond..

“Disincentivo all’occupazione”

“In Italia il peso del cuneo fiscale sui redditi da lavoro dipendente, che comprende sia le imposte fiscali sia i contributi sociali, è molto alto, rispetto agli altri Paesi europei e questo è un disincentivo all’occupazione. L’Italia dovrebbe ridurre il cuneo proprio per migliorare i livelli di occupazione”.

Lo ha detto Pascal Saint-Amans, Direttore del centro di politica fiscale dell’Ocse in audizione davanti alle Commissioni Finanze di Camera e Senato.

“Inoltre – ha proseguito – la progressività della tassazione sale in maniera molto forte sui redditi medi. Non avete un’aliquota zero, ma si parte subito con aliquote piuttosto alte”.

La crisi del turismo, fermo ormai da oltre un anno, e la necessità di sostenere le imprese del settore, di accelerare con il piano vaccini e di lavorare ad un piano strategico per la ripartenza dell’Italia al centro dell’intervista al presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina a Unomattina in famiglia, storica trasmissione di Rai1.

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Le domande potranno essere presentate fino al 28 maggio
Da domani, 30 marzo, e fino al 28 maggio sarà possibile presentare le domande per ottenere il contributo a fondo perduto, previste dal Decreto Sostegni.

Le richieste devono essere fatte sul sito dell’Agenzia delle Entrate, anche con l’aiuto di intermediari, sui diversi canali telematici o sull’apposita piattaforma realizzata da Sogei attraverso la quale sono già stati gestiti i precedenti ristori.

Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato o, a scelta irrevocabile del contribuente, potrà essere utilizzato come credito d’imposta in compensazione.

Due i requisiti fondamentali: aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro e aver registrato nel 2020 un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi rispetto al 2019 di almeno il 30%. Il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi per i soggetti che hanno attivato la partita Iva a pa..

Nel 2020 sono 84.134 le pensioni liquidate ai commercianti

Le pensioni vigenti al 1 gennaio 2021 sono 17.799.649, di cui 13.816.971 (il 77,6%) di natura previdenziale e 3.982.678 (il 22,4%) di natura assistenziale.

L’importo complessivo annuo è pari a 212,9 miliardi di euro di cui 190 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 22,9 miliardi da quelle assistenziali.

Il 48,9% delle pensioni è in carico alle gestioni dei dipendenti privati delle quali quella di maggior rilievo (94,7%) è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti che gestisce il 46,3% del complesso delle pensioni erogate e il 59,1% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,0% delle pensioni per un importo in pagamento pari al 24,2% del totale, mentre le gestioni assistenziali erogano il 22,4% delle prestazioni con un importo in pagamento pari al 10,8% del totale.

Per quanto riguarda il numero e importo complessivo annuo delle pensioni vigenti al primo gennaio 2021 per gestione, p..

Tra Milano e Napoli tra i 3 e i 10 anni di vita di differenza

“Il risultato più drammatico del Covid è l’accentuazione del divario Nord-Sud nella speranza di vita che, mentre a livello nazionale continua ad essere la seconda più alta d’Europa, presenta difformità significative tra le città di Milano e Napoli fino a 3 anni che aumentano a 10 se
si considerano le fasce sociali più povere del Mezzogiorno e quelle più ricche dell’Italia settentrionale”.

E’ quanto emerge dalla relazione 2020 del Cnel al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Amministrazioni pubbliche centrali e locali alle imprese e i cittadini, che sarà presentata martedì prossimo.

E’ “una tendenza che la pandemia ha solo accelerato”, rileva il Cnel, sottolineando i divari nel Paese per spesa sanitaria pubblica pro capite in Italia e per spesa di tasca propria (out of pocket, OOP) da parte dei cittadini italiani rispetto a quelli degli altri paesi europei.

“L’emergenza Covid ha prodo..