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Gli italiani non rinunciano a festeggiare il Natale a tavola. E dopo un autunno difficile per i consumi alimentari, tornano a spendere per la cena della vigilia ed il pranzo del 25 dicembre, con un budget medio di 85 euro a persona.

È quanto emerge dal sondaggio di Natale Confesercenti-IPSOS.

L’80% dei nostri concittadini terrà fede al classico ‘Natale con i tuoi’ e passerà sia la sera della Vigilia sia il Pranzo di Natale a casa propria o di parenti. Gli amici, invece, sono più gettonati il 24 sera: il 12% passerà la Vigilia a casa di amici, contro il 7% che lo farà il 25 a pranzo. Il giorno di Natale è più gettonato, invece, per un pranzo fuori: il 9% sceglierà di trascorrerlo in un ristorante o altro pubblico esercizio, mentre la sera della Vigilia saranno il 5%. Complessivamente, ceneranno o pranzeranno in un ristorante nei due giorni di festa oltre 5,1 milioni di italiani.

Si spenderà soprattutto per la cena della Vigilia, con un investimento di 45 euro a persona contro i 40 de..

Natale, al via l’ultimo weekend di shopping. Fra oggi e domani saranno circa 10 milioni gli italiani alla ricerca degli ultimi doni da mettere sotto l’albero, per una spesa complessiva stimata in 1,2 miliardi di euro in due giorni: il rush finale dal valore più alto degli ultimi cinque anni.

È quanto emerge dal consueto sondaggio Confesercenti-IPSOS sulla spesa per i regali di Natale condotto su un campione di consumatori tra i 18 ed i 65 anni residenti in Italia.

A spingere gli acquisti, il calendario delle feste, che vede cadere il Natale di lunedì e rende dunque disponibile per lo shopping l’intero weekend prima della festività. Un’opportunità di cui ha approfittato più di un italiano su quattro: a fare un regalo in questo fine settimana sarà infatti il 28% dei nostri concittadini, il 17% nella giornata di sabato e il restante 11% domenica, nel giorno della Vigilia. Complessivamente, per queste feste gli italiani hanno disposto un budget medio di 223 euro per regali di Natale, il ..

Le feste partono bene per il turismo. Per il weekend lungo del 25 dicembre – quest’anno quattro giorni, da 23 al 26 dicembre – nelle strutture ricettive italiane sono state prenotate mediamente 6 camere su 10, per un totale di 4,2 milioni di presenze. Un segnale positivo che anticipa il movimento dei giorni immediatamente successivi alla festività, quando la parte più consistente degli italiani si metterà in viaggio per raggiungere le destinazioni di vacanza.

A stimarlo è il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sulla base della consueta rilevazione sulla disponibilità dell’offerta ricettiva sulle piattaforme online i tassi di occupazione delle strutture tra il 23 ed il 26 dicembre.

Complessivamente, il tasso di occupazione si attesta mediamente al 62%, con andamenti differenziati per tipologia di prodotto. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture attive nelle località di montagna si attesta al 71%. Più contenute le richieste di prenotazione ..

Tariffe ridotte per gli associati, procedure semplificate e contrasto ad abusivismo e concorrenza sleale.

Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti, e SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori, hanno rinnovato l’intesa per portare più musica – dal vivo e non – nei locali, riducendo e velocizzando allo stesso tempo gli adempimenti necessari agli imprenditori.

Il nuovo accordo, in un’ottica di semplificazione dei criteri di determinazione del Diritto d’Autore e delle modalità di concessione delle licenze agli utilizzatori, prevede infatti una revisione del sistema tariffario per gli intrattenimenti senza ballo organizzati all’interno dei pubblici esercizi.

Le regole saranno applicabili dal prossimo 1° gennaio 2024, ma già dal 20 dicembre è stato attivato, tra i servizi online, il Portale Music&Go, con cui è possibile richiedere il permesso per gli eventi musicali per i quali non è previsto un biglietto di ingresso. La tariffa sarà determinata sulla base della ..

Un segnale positivo per i consumi del periodo delle festività. Il dato odierno diffuso dall’Istat sul clima di fiducia di famiglie ed imprese fa ben sperare: si registrano per entrambi delle variazioni positive da 3 punti in su. Dati in linea con il recente sondaggio Confesercenti Ipsos che segnala una spesa per i regali in aumento del 13% – al netto dell’inflazione sui beni l’incremento di spesa sul 2022 si riduce al +6% – rispetto allo scorso anno. Un’inversione di tendenza, dunque, che fa intravedere un Natale meno freddo, e non solo dal punto di vista del meteo. Così Confesercenti in una nota.

L’auspicio, sul versante famiglie, è che gradualmente si ridimensioni una perdurante situazione in cui gli acquisti sono stati influenzati da un’inflazione elevata che ha provocato una elevata erosione del potere d’acquisto, riducendo la capacità di spesa reale. Resta, comunque, il nodo dei tassi di interesse, che per ora la BCE ha dichiarato di non voler ridurre e che impatta sui circa 4 mi..

Le prime scelte dall’estetista restano manicure e pedicure, dal parrucchiere taglio e piega
Gli italiani a Natale scelgono di stare bene e di far star bene le persone care. In netto aumento, infatti i regali “estetici”: i massaggi segnano un +30% sul 2022, i trattamenti per i capelli +40% e colore o colpo di luce +30%. Si tratta di buoni regalo le cui cifre si aggirano sui 50 euro circa per quelli dal parrucchiere e sui 60 euro per quelli nei centri estetici. È quanto emerge dal consueto monitoraggio di Confesercenti Immagine e Benessere tra le imprese associate in tutta Italia.

Anche nella scelta dei doni ci sono diversificazioni: dal parrucchiere gli italiani regalano perlopiù tagli, pieghe, colpi di luce o colori, ma anche taglio barba e trattamenti particolari per i capelli. Dall’estetista si scelgono soprattutto manicure, pedicure, massaggi, trattamenti benessere e cerette.

Tra le manicure a spopolare è il trattamento semipermanente: oltre la metà delle manicure con smalto regal..

I ministri delle Finanze dell’Ue hanno trovato l’accordo, dopo molti mesi, sulla riforma del patto di stabilità, prima che venga disattivata la clausola di salvaguardia, a partire dall’inizio del 2024.

L’intesa è stata “unanime”, ha detto la ministra spagnola Nadia Calvino: anche l’Italia ha dato il suo assenso, in uno “spirito di compromesso”, come ha detto durante la videoconferenza dell’Ecofin il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il nuovo patto, ha aggiunto, è “più realistico” di quello precedente.

Inoltre, ha sottolineato, “l’Italia ha ottenuto molto e, soprattutto, quello che sottoscriviamo è un accordo sostenibile per il nostro Paese, volto da una parte a una realistica e graduale riduzione del debito, mentre dall’altra guarda agli investimenti, specialmente del Pnrr, con spirito costruttivo”.

L’accordo raggiunto in Consiglio sulla posizione negoziale si basa sulla proposta avanzata dalla Commissione in primavera, ma la complica. L’obiettivo di semplificare il quadro..

88 voti a favore, 63 contrari e una sola astensione
Dopo l’approvazione da parte della Camera lo scorso 7 dicembre è arrivato il via libera definitivo, dall’aula del Senato, al ddl Made in Italy con 88 voti a favore, 63 contrari e una sola astensione. Tra le misure inserite nel testo, approvato il 31 maggio dal Consiglio dei ministri, si segnala un Fondo strategico e la nascita del Liceo del Made in Italy oltre che l’istituzione della giornata nazionale dedicata alle eccellenze italiane che ricorrerà il 15 aprile.

Un provvedimento storico, lo ha definito il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso parlando di una svolta nella politica industriale del Paese”, perche’ interviene “a 360 gradi per stimolare e proteggere la crescita delle filiere strategiche nazionali, contrastare la contraffazione e formare nuove competenze in vista delle sfide globali che abbiamo davanti”.

Ecco i principali interventi contenuti nel testo approvato in commissione:

IL FONDO PER IL MADE IN ..

L’Agenzia delle entrate, con la risoluzione n.73/E del 20 dicembre 2023, ha istituito il codice tributo necessario per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta concesso alle imprese turistiche dal Pnrr, pari all’80% delle spese sostenute, fino al 31 dicembre 2024, per interventi sia edilizi, di efficienza energetica, di eliminazione delle barriere architettoniche, che di digitalizzazione.
Il credito, che fa parte di un pacchetto di misure agevolative previste per l’intero settore turistico, è cedibile, solo per intero, e, anche in questo caso, è usufruito dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal cedente, vale a dire in compensazione.

Per consentire l’utilizzo in compensazione dello sconto fiscale, da parte dei beneficiari originari e degli eventuali cessionari, tramite modello F24 da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, è istituito il codice tributo “7059”, denominato “Credito d’imposta a..