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Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che prevede la proroga dello stato di emergenza nazionale e delle misure per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 fino al 31 marzo 2022.

Per effetto del provvedimento – spiega il Governo in una nota – sono anche prorogati i poteri derivanti dallo stato di emergenza al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, così come è prorogata la struttura del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica.

Restano in vigore altresì le norme relative all’impiego del Green Pass e del Green Pass rafforzato e ai test antigenici rapidi gratuiti e a prezzi calmierati.

Il decreto stabilisce, infine, l’estensione, sino al 31 marzo 2022, della norma secondo cui il Green Pass rafforzato debba essere utilizzato anche in zona bianca per lo svolgimento delle attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla.

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L’incertezza generata dalla quarta ondata – e in particolare dalla variante Omicron del Covid – non cancella la voglia di festa degli italiani. Che, ondata o meno, quest’anno non rinunceranno a mettere i doni sotto l’albero, con una spesa media complessiva per i regali stimata in 238 euro per persona. È quanto emerge dal consueto sondaggio condotto da SWG per l’associazione sulle intenzioni di acquisto dei consumatori in vista delle prossime feste invernali.

L’emergenza è più normale, ma preoccupano i prezzi. Dopo lo stop dello scorso anno, gli italiani non vogliono rinunciare nuovamente al Natale. E sebbene non ignorino sanitaria l’emergenza, sono meno in ansia rispetto allo scorso anno: nel 2020 il 60% segnalava la prosecuzione della pandemia tra i problemi più preoccupanti, mentre nel 2021 la quota scende al 47%. Diminuiscono anche i timori per la situazione economica dell’Italia (dal 46% al 34%), segnale di una progressiva ‘normalizzazione’ dello stato di emergenza che viviamo. In..

Con il messaggio 4438 del 13 dicembre, l’Inps interviene sulla decontribuzione prevista per i datori di lavoro per i settori del turismo, degli stabilimenti termali e del commercio, nonché del settore creativo, culturale e dello spettacolo.

Il termine per la presentazione delle istanze telematiche di esonero, da inviare a cura dei datori di lavoro entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della circolare n. 69 del 2021, era fissato all’11 dicembre 2021, che cade di sabato. Sia per questo motivo, sia per la concomitanza con altri adempimenti relativi alla gestione delle misure collegate all’emergenza epidemiologica da COVID 19, l’Istituto precisa che il termine per la presentazione delle suddette istanze di esonero, viene differito a giovedì 16 dicembre 2021.

Tale termine è da intendersi, comunque, non decadenziale per la fruizione dell’esonero: si tratta di un termine previsto dal legislatore per identificare il periodo di competenza (dal 26 maggio 2021 alla competenza del mese di ..

Termine fissato al 31 dicembre, imprese rischiano di rimanere scoperte. Rinviare avvio riforma

La proroga dello stato d’emergenza deve prevedere anche un prolungamento delle misure di sostegno per imprese e lavoratori dei settori ancora in crisi, a partire dal turismo. Il comparto è ancora in grave difficoltà, con prospettive in peggioramento a causa della ripresa dei contagi, ma l’accesso agli ammortizzatori sociali Covid finirà il 31 dicembre: un termine che va spostato almeno a giugno del 2022.

Così Confesercenti.

Ad ottobre avevamo già sottoscritto, insieme alle altre organizzazioni nazionali delle imprese del settore turismo e ai sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS), un avviso comune per chiedere al Governo di assicurare ulteriori risorse a favore delle misure di sostegno per imprese e lavoratori, con particolare attenzione alla tutela dell’occupazione ed al finanziamento degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19.

Il rischio è che imprese e lavoratori rim..

Accanimento inutile, dal 2014 ad oggi Pos nelle imprese quasi raddoppiati (+90%), per favorire ulteriormente l’uso di carte e bancomat più utile esentare piccole transazioni sotto i 50 euro

L’introduzione di sanzioni per chi non accetta pagamenti in moneta elettronica ‘di qualsiasi importo’ è del tutto inopportuna: il peso delle commissioni, in particolare sui piccoli pagamenti, è ancora troppo elevato. Proprio per questo più di un esecutivo, negli anni recenti, aveva promesso un taglio delle commissioni sulle micro-transazioni. Uno ‘sconto’ che a quanto pare è stato dimenticato.

Così Confesercenti commenta l’emendamento al Dl Recovery che introduce una sanzione di 30 euro più il 4% del valore della transazione per chi non accetta pagamenti in moneta elettronica.

Percorrere la strada dell’obbligo vuol dire non solo limitare la libertà d’impresa, ma anche introdurre un ulteriore aggravio per le imprese, che metterà in difficoltà le attività del commercio e dei servizi più piccole e ..

Il Consiglio dei Ministri è convocato per oggi alle 17

La decisione è imminente. Secondo quanto si apprende il governo avrebbe deciso per la proroga dello stato di emergenza. Due le ipotesi sul tavolo: la prima quella di arrivare fino al 31 marzo, ma occorrerebbe passare attraverso il Parlamento, la seconda di ‘allungare’ la scadenza del 31 dicembre di un mese, quindi fino al 31 gennaio. L’orientamento comunque, secondo quanto viene spiegato da fonti di governo, è quello di andare verso la prima soluzione. Il Consiglio dei ministri è convocato per oggi alle 17.

Al momento sono otto le Regioni che hanno superato la soglia del 10% di occupazione delle terapie intensive. Ovvero Trentino Calabria, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Provincia di Bolzano e Veneto.

Ad accelerare sulla necessità di prorogare lo stato di emergenza è stato lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi, per superare l’inverno e mantenere pienamente operativa la macchina per il contrasto del Covid. Una scelta ma..

Ripresa e prospettive delle imprese sulla manovra economica.

È questo il tema del dibattito “Punto Italia. Domande e risposte a confronto sulla manovra economica più importante del Dopoguerra”, cui prende parte la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise insieme a Carlo Bonomi (presidente Confindustria), Marco Granelli (presidente Confartigianato), Massimiliano Giansanti (presidente Confagricoltura), Ettore Prandini (presidente Coldiretti), Guido Crosetto (presidente AIAD), Lino Stoppani (vicepresidente vicario Confcommercio), Giorgio Spaziani Testa (presidente di Confedilizia).

Modera: Mario Sechi, (direttore AGI).

L’evento in diretta su https://www.atreju.tv/atreju/

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Forti le differenze territoriali: tra il 2020 ed il 2021 flessioni comprese tra i -9.200 euro a famiglia in Toscana e i -1.025 della Sicilia

La pandemia è stata uno tsunami per i consumi: nonostante il recupero registrato durante il 2021, dall’inizio dell’emergenza sanitaria la crisi innescata dal Covid ha cancellato quasi 4mila euro di spesa a famiglia. A stimarlo è Confesercenti.

Il dato è la somma della riduzione dei consumi rispetto al livello pre-crisi registrata in media da ogni famiglia nel 2020 (-2.653 euro) e nel 2021 (-1.298 euro), per un totale di -3.951 euro.

A livello territoriale, l’arretramento peggiore si registra in Toscana, con una perdita reale di 9.119 euro di spesa per nucleo familiare. A seguire, nella classifica delle regioni che hanno perso di più, il Molise (-5.903 euro a famiglia), il Piemonte (-5.724 euro) e la Basilicata (-5.491 euro). Ma perdite superiori ai 5mila euro per nucleo familiare si rilevano anche in Sardegna (-5.305 euro), Veneto (-5.117 eur..

L’ammontare torna a crescere sul 2020 (+364 milioni) ma resta 1,2 miliardi sotto il livello pre-pandemia. Oltre 21 miliardi di euro saranno dedicati agli acquisti (+2,7 miliardi sul 2020), ma 12 miliardi finiranno sotto il materasso. Diminuisce il peso dei debiti

La tredicesima torna a crescere. Dopo il crollo del 2020, quest’anno l’ammontare della mensilità aggiuntiva dovrebbe arrivare a 43,7 miliardi di euro, oltre 360 milioni in più dello scorso dicembre ma ancora 1,2 miliardi sotto il livello pre-pandemia. Un’iniezione aggiuntiva che dovrebbe generare una spinta di 21 miliardi per gli acquisti nel periodo delle feste, circa 2,7 miliardi in più rispetto al 2020.

A stimarlo è Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto da Swg per l’associazione.

A ricevere la tredicesima quest’anno saranno oltre 35 milioni di italiani tra pensionati e lavoratori dipendenti, per un importo medio di poco superiore ai 1.200 euro netti.

La maggior parte relativa dell’ammontare andrà in consum..

Serve proroga della modalità semplificata

L’accordo raggiunto sulle linee guida per lo smart working è un deciso passo in avanti verso la normalizzazione del lavoro agile anche nel settore privato. In particolare, riteniamo positivo il richiamo ai contratti collettivi ed all’Accordo individuale – che dovranno regolare lo smart working sulla base delle linee guida – e l’introduzione di incentivi pubblici per la promozione della contrattazione e per la formazione dei dipendenti. Incentivi che andrebbero estesi anche ai lavoratori autonomi che adotteranno lo smart working per i propri dipendenti.

Così Confesercenti.

Il lavoro agile è ben regolato solo se si assegna alla contrattazione collettiva una speciale funzione normativa. In questa prospettiva, riteniamo positiva la decisione di promozione del confronto tra le parti sociali per giungere a linee guida intersettoriali che rinviino alla contrattazione collettiva sottoscritta dalle organizzazioni più rappresentative il dettaglio di a..