Confesercenti
    Facebook Twitter Instagram
    Trending
    • Assodistribuzione: la gestione energetica del punto vendita nelle imprese della piccola e media distribuzione
    • I buoni pasto non sono più “buoni”: tassa occulta oltre il 20%, imprese pronte a dire addio ai ticket
    • Inflazione: Confesercenti, bene revisione al ribasso ma scenario rimane incerto, rafforzare ancora misure contro il caro-energia
    • Giochi: Federamusement Confesercenti su sale Lan e protocollo Coni-ADM, bene regole ma serve concertazione
    • Ue, inflazione Italia vola al 5,9% in 2022, al 2,3% in 2023
    • Turismo: Assoturismo, mancanza lavoratori getta ombra su estate, a rischio 6,5 miliardi di consumi
    • CORSO OPERATORE FUNEBRE 40 ORE
    • Impresa donna: bene fondi per le imprese femminili, da Confesercenti sostegno per la presentazione delle domande
    Confesercenti
    • Home
    • L’associazione
      • Chi siamo
      • Contatti
      • Categorie
        • Turismo
        • Servizi
        • Commercio
        • Altre Aree
    • Corsi
      • Registrazione Corsi Confesercenti Nuoro
      • Corsi abilitanti
      • Corsi di aggiornamento
      • Corsi sulla Sicurezza
    • Notizie
      • Associazioni di Settore
      • Provincia
      • Fiscalità
      • Nazionale
      • Credito
      • Comunicati Stampa
    • Convenzioni
      • HEYGEIA
      • Trasporti
      • Poste
    • Servizi
      • I nostri Servizi
      • Formazione
      • Newsletter
    • Scadenze ed Eventi
    • Normativa
    Confesercenti
    You are at:Home»Notizie»Comunicati Stampa»SIGARETTE ELETTRONICHE: TAR BOCCIA GOVERNO

    SIGARETTE ELETTRONICHE: TAR BOCCIA GOVERNO

    0
    By Redattore on 23/01/2014 Comunicati Stampa, Notizie

    SIGARETTE ELETTRONICHE, FIESEL CONFESERCENTI: “TAR BOCCIA GOVERNO. IMPOSTA AL CONSUMO PIACE SOLO A MONOPOLI E LOBBY TABACCO. E’ UN CALCIO AI DIRITTI DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI: CON NUOVA NORMATIVA PREZZI PIU’ CHE RADDOPPIATI, A RISCHIO 2.400 NEGOZI E 4.000 POSTI DI LAVORO ”

     Le norme per la tutela della libertà d’impresa (legge 180/2011) obbligano a valutare l’impatto delle iniziative legislative anche di natura fiscale sulle imprese, prima della loro adozione.

    Prezzi più che raddoppiati, margini ridotti imposti agli imprenditori e il rischio concreto di far chiudere più di 1.100 imprese e 2.400 negozi, con la perdita di circa 4.000 posti di lavoro. Sono gli effetti devastanti che avrà la maxi-imposta al consumo, stabilita dal Governo e in vigore dal primo gennaio, ma rimessa in discussione dal TAR.

    Perché la maxi-imposta?

    In attesa della decisione del 5 febbraio del TAR, rimane l’interrogativo: perché il Governo ha scelto di imporre un’imposta al consumo così gravosa sulle e-cig, cancellando di fatto il libero mercato e imponendo un prezzo fisso di vendita al pubblico, per altro nettamente superiore a quello praticato precedentemente?

    La ragione ufficiale è la solita: necessità di bilancio. Così il Governo ha preso di mira il settore del commercio che ha mostrato maggiore vitalità negli ultimi due anni. La vera ragione, però, è tutelare il mercato del tabacco.

    Un autogol per l’Erario: si prevedono 117 milioni in più, se ne perderanno 26

    La maxi-Imposta potrebbe avere un effetto negativo anche sull’erario. Il Governo, infatti, stima un gettito di 117 milioni di euro, derivante dall’imposta sulle Svapo, a parità di consumi. Se, come crediamo, i prezzi più che raddoppiati porteranno a una flessione dei due terzi dei consumi, il gettito dell’imposta si ridurrebbe a 56 milioni di euro. Inoltre, la contrazione del mercato porterebbe alla chiusura di circa 2.400 negozi su 3.700, con la perdita di circa 4.000 posti di lavoro sugli oltre 6.000 attuali. Oltre al grave effetto sociale, il mix di imprese chiuse e disoccupazione creata porterà l’Erario a bruciare altri  80 milioni di euro: 30 dall’Irpef da lavoro dipendente e 50 dalle tasse non pagate dalle imprese che hanno cessato l’attività. Il bilancio del Fisco, quindi, virerà in negativo: dai 117 milioni in più previsti, a 26 in meno.

    Se svapare costa più di fumare

    Con l’aumento dei prezzi causato dalla maxi-imposta, il Governo ha combinato un altro pasticcio: adesso svapare costa più che fumare. E le decine di migliaia di italiani che volevano smettere di fumare utilizzando le sigarette elettroniche pagheranno caro il loro desiderio di una vita più sana. Con la soddisfazione della potente lobby del tabacco: ma la politica è ancora in grado di intervenire, se solo lo volesse…

    scarica volantino 22-MANIFESTO SVAPO MAXI IMPOSTA

    Related Posts

    Inflazione: Confesercenti, bene revisione al ribasso ma scenario rimane incerto, rafforzare ancora misure contro il caro-energia

    Ue, inflazione Italia vola al 5,9% in 2022, al 2,3% in 2023

    Turismo: Assoturismo, mancanza lavoratori getta ombra su estate, a rischio 6,5 miliardi di consumi

    Comments are closed.

    Emergenza Coronavirus
    Emergenza Coronavirus
    Obblighi pubblicitari
    Obblighi pubblicitari
    FATTURE E CORRISPETTIVI
    FATTURE E CORRISPETTIVI
    INNOVA ENERGIA
    INNOVA ENERGIA
    L’associazione

    Confesercenti Nuoro Ogliastra
    Via Leonardo Da Vinci, 40, 08100 Nuoro NU
    Telefono: 0784 30188

    Seguici sui social
    • Like su Facebook
    Statistiche
    • 0
    • 542
    • 6.496.215
    Copyright 2020 - Confesercenti Nuoro Ogliastra - Powered by smallbit.it

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.