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    NATIMORTALITA’ IMPRESE 2014: PROVINCIA NUORO OGLIASTRA

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    By Redattore on 03/01/2015 Categorie Nazionale, Provincia, Senza categoria

    Commercio e Turismo NUORO-OGLIASTRA, Confesercenti: “2014 è ancora anno nero: saldo tra aperture e chiusure negativo per 136 imprese. Nel 2015-2017 è attesa inversione di tendenza.
    Per il commercio ed il turismo, il 2014 è un altro anno di crisi. Secondo le nostre stime, nei due settori tra gennaio e dicembre hanno chiuso 337 (244 NUORO, 93 OGLISTRA) imprese, a fronte di 201 nuove aperture (147 Nuoro, 54 Ogliastra), per un saldo finale negativo di 136 attività (97 Nuoro, 39 Ogliastra). E le imprese che aprono hanno una vita sempre più breve: la percentuale di quelle che cessano l’attività dopo 3 anni è ormai vicina al 40%.

    Tab.1 : saldi tra aperture e chiusure di imprese.
    Settore Stima 2014              Aperture Chiusure    Saldo
    Commercio sede fissa             81                199         -118
    Commercio area pubblica     49                 35           +14
    Turismo                                     71               103            -32
    TOTALE                                201           337          -136
    Fonte: elaborazioni su dati Osservatorio Confesercenti su Commercio e Turismo

     

    Nonostante l’ennesimo bilancio negativo, si intravedono segnali di miglioramento: nei prossimi anni si assisterà a un’inversione di tendenza e ad un lento ripopolamento del tessuto imprenditoriale. Tra il 2015 ed il 2017, secondo le nostre proiezioni – elaborate sulla base dello storico degli andamenti bimestrali – il numero di imprese attive di commercio e turismo tornerà ad aumentare.
    Commercio
    Durante il 2014 si è assistito al proseguimento del trend negativo, con un saldo tra aperture e chiusure negativo di 104 imprese. A trascinare in rosso il bilancio è il commercio al dettaglio in sede fissa, in profonda sofferenza: durante l’anno le chiusure (234) sono state quasi il doppio delle aperture (130). Positivo, invece il saldo delle imprese su area pubblica: banchi e bancarelle registrano un incremento di 14 attività.

    Tab.2 saldi tra aperture e chiusure di imprese nel commercio al dettaglio – anno 2014
    Settore di attività                                         Aperture               Chiusure                 Saldo
    Commercio al dettaglio in sede fissa             81                             199                       -118
    Commercio al dettaglio su area pubblica     49                               35                       +14
    Totale                                                            130                          234                   -104
    Fonte: elaborazioni su dati Osservatorio Confesercenti su Commercio e Turismo

    La crisi dei negozi tradizionali investe più o meno tutti i comparti: saldi negativi sia per gli esercizi specializzati in prodotti alimentari (-27) che in No Food (-91). In particolare, continuano le difficoltà del reparto moda: oltre 1 chiusura su 4 è di un negozio di abbigliamento, tessili o accessori.

    Tab.3 saldi tra aperture e chiusure di imprese nel commercio al dettaglio IN SEDE FISSA – anno 2014
    Comparto                                           Aperture                   Chiusure                Saldo
    Alimentari                                             16                                43                          -27
    Non alimentari                                     65                              156                          -91
    Totale                                                81                             199                      -118
    Fonte: elaborazioni su dati Osservatorio Confesercenti su Commercio e Turismo

    Turismo
    Anche per il turismo il 2014 è stato un altro anno da dimenticare. Il settore, che riunisce le attività dell’alloggio, della ristorazione e del servizio bar, perde complessivamente 32 imprese, risultato di 71 nuove aperture e 103 chiusure.

    Tab.4 saldi tra aperture e chiusure di imprese nel turismo – anno 2014
    Settore di attività                                        Aperture                 Chiusure                   Saldo
    Imprese turismo NUORO                           49                                  74                         -25
    Imprese turismo OGLISTRA                     22                                  29                          -7
    TOTALE                                                    71                               103                      -32
    Fonte: elaborazioni su dati Osservatorio Confesercenti su Commercio e Turismo

    Le prospettive: stime dei saldi di natimortalità per il triennio 2015-2017
    Lo scenario: rinasce il servizio di vicinato ‘alimentare’, boom dei servizi e dell’eCommerce
    La crisi del mercato interno è in fase di esaurimento, ma sarà difficile tornare rapidamente ai livelli di consumi delle famiglie precedenti alla crisi: tra il 2015 e il 2017 i consumi finali nazionali saliranno dell’1,8%, contro un calo registrato, tra il 2012 e il 2014, del 5,8% . Alcuni dei mutamenti intervenuti durante la fase peggiore della recessione sembrano essere ormai strutturali: è il caso della spesa degli italiani, che si indirizzerà sempre di più ai servizi e agli acquisti via web. Soprattutto per quanto riguarda l’eCommerce: nell’ipotesi di mantenimento dei trend recenti, si stima che nel 2017 la maggioranza dei navigatori acquisterà prodotti e/o servizi online.

    Commercio
    Nei prossimi anni le imprese del commercio al dettaglio torneranno ad aumentare, dopo anni di saldi negativi. La crescita non sarà però omogenea. Aumenteranno soprattutto le forme di commercio alternative al negozio tradizionale: E-COMMERCE e commercio ambulante. Una crescita minore investirà anche il settore del commercio alimentare.
    Per quanto riguarda i settori in ‘rosso’, in generale, assisteremo al proseguimento della crisi degli esercizi non specializzati. Male anche gli specializzati in prodotti per uso domestico e perdite previste pure per lo specializzato in abbigliamento e calzature.
    Turismo
    Decisamente più favorevoli le previsioni per il turismo, un settore su cui puntare: dati di crescita complessiva da oggi al 2017 in particolare per la somministrazione e per la ricettività con un incremento ipotizzabile dell’1,8%.

    Confesercenti: “Futuro è di chi sa innovare, gli imprenditori non temano il web. Serve più sostegno alla formazione”
    “Le nostre previsioni, elaborate sulla base dell’analisi degli andamenti recenti, suggeriscono per i prossimi due anni uno scenario di progressivo, seppure lento, ‘ripopolamento delle imprese’. A sopravvivere, però, sarà solo l’impresa che saprà cogliere i mutamenti del mercato interno. L’influenza dei progressi tecnologici sui nostri settori, ormai, non può più essere negata. L’ondata di innovazione non va contrastata, ma cavalcata. In primo luogo liberandosi dell’idea che possa spazzare via i nostri settori: gli esercizi di vicinato rimarranno, e per alcune tipologie forse saranno ancora più diffusi di oggi”.
    “Gli imprenditori, però dovranno avere requisiti culturali e conoscitivi di cui, oggi, spesso non si dispone. Per questo dobbiamo concentrarci sulla preparazione: chi ha responsabilità di Governo ai vari livelli, deve intervenire per garantire un maggior sostegno alla formazione imprenditoriale, con l’obiettivo di introdurre modelli culturali moderni e creare una classe di imprenditori in grado di rispondere alle sfide di oggi”.

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