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    INCENTIVI PER INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0: DAL 18 MAGGIO L’INVIO DELLE DOMANDE

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    By Redattore on 30/04/2022 Bandi

    Al via gli incentivi “Investimenti sostenibili 4.0”[1] per il sostegno di investimenti imprenditoriali che favoriscano la trasformazione tecnologica e digitale delle PMI. Le domande potranno essere compilate e inviate attraverso la procedura informatica raggiungibile sul sito di Invitalia, secondo le seguenti tempistiche:

    • a partire dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022 è possibile compilare la domanda
    • mentre l’invio potrà essere effettuato dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 18 maggio 2022.

    Con decreto del Mise del 12 aprile 2022 sono stati definiti termini e modalità di presentazione delle domande.

    La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a:

    • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
    • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

    La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a 677.875.519,57 euro, di cui 427.668.396,00 euro per le Regioni del Mezzogiorno. Una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

    Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:

    • essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
    • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali
    • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento
    • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
    • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi
    • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
    • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento
    • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 10 febbraio 2022

    I programmi di investimento devono, in ogni caso, essere finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche come specificate nell’Allegato n. 4 del DM 10.02.2022:

    • attività manifatturiere ( C classificazione delle attività economiche Ateco 2007), ad eccezione dei divieti e limitazioni inerenti al settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, secondo quanto previsto dall’art.13 del Regolamento GBER. Sono esclusi (Allegato 1 DM 12.04.2022) anche i programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, “non arrecare un danno significativo”).
    • servizi alle imprese.

     

    Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento sopra descritti, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:

    • macchinari, impianti e attrezzature
    • opere murarie, strettamente funzionali alla realizzazione degli investimenti in nuove tecnologie, nei limiti del 40% delle spese ammissibili
    • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali (macchinari, impianti e attrezzature)
    • acquisizione di certificazioni ambientali o di efficienza energetica EMAS, UNI EN ISO 14001, UNI CEI EN ISO 50001 e di certificazioni ambientali di prodotto, relative alla linea di produzione oggetto del programma di investimento, che rientrano nella categoria delle etichette ambientali di tipo I regolamentate dalla norma ISO 14024 (ad es. Ecolabel) o delle etichette di tipo III regolamentate dalla norma ISO 14025 (EPD)

    per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle regioni Basilicata, Molise e SARDEGNA, il contributo massimo è pari:

      • al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione
      • e al 40% per le imprese di media dimensione;

    FONTE: FISCO E TASSE

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