“È noto a tutti che quasi il 100% degli affitti brevi passa attraverso piattaforme online che già oggi agiscono come sostituti d’imposta. Di conseguenza, la riformulazione proposta – che esclude dall’aumento solo chi non si affida ad intermediari telematici – non produrrà alcun effetto concreto: è semplicemente un gioco delle tre carte, una correzione di forma che non modifica la sostanza: una stangata da oltre 100 milioni di euro, così come confermato dalla relazione tecnica alla manovra”. Così Claudio Cuomo, Presidente di AIGO, l’associazione dell’ospitalità diffusa Confesercenti.
“Se davvero si vuole intervenire, bisogna smettere di far finta che il problema sia il prelievo e riconoscere che la questione è l’equilibrio economico del settore. Continuare con micro-modifiche che scaricano costi e oneri sui gestori non porterà nessun risultato. La soluzione è un’altra: accompagnare il comparto con incentivi e sostegni oggi, così da ottenere più gettito e più emersione domani, senza costruire ulteriori passaggi “bancomat” per spremere risorse dal comparto”.
L’articolo Affitti brevi: Cuomo (AIGO Confesercenti), “Riformulazione è correzione di forma che non modifica la sostanza. Per i gestori non cambia nulla” proviene da Confesercenti Nazionale.